202211.03
ACCESO A LOCALE AD USO PROMISCUO SENZA I GRAVI INDIZI DI VIOLAZIONI FISCALI
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ACCESO A LOCALE AD USO PROMISCUO SENZA I GRAVI INDIZI DI VIOLAZIONI FISCALI

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di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 7768, depositata ieri 10 marzo, è tornata a pronunciarsi in tema di accesso, da parte dei verificatori fiscali, presso un locale del contribuente che, al contempo, è utilizzato sia come sede legale, sia come abitazione privata.

La fattispecie in esame prende le mosse dalla notifica ad una associazione di un avviso di accertamento, con contestuale provvedimento di irrogazione delle sanzioni anche al legale rappresentante della stessa, poiché considerato l’autore delle violazioni contestate.

La Commissione tributaria regionale della Liguria, in accoglimento dell’appello incidentale proposto dall’associazione e dal suo legale rappresentante, annullava l’atto impositivo ritenendo inutilizzabile il materiale probatorio su cui lo stesso era stato fondato, poiché acquisito a seguito di accesso dei verificatori presso l’abitazione del legale rappresentante in violazione dell’articolo 52 D.P.R. 633/1972. E ciò, così come precisato dai giudici liguri, «stante l’insussistenza e/o comunque l’assenza dell’indicazione dei gravi indizi di violazioni fiscali» nell’autorizzazione rilasciata dal Procuratore della Repubblica.

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