202409.07
CONCORDATO BIENNALE: “INCERTEZZE” SULLE IPOTESI DI CESSAZIONE
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CONCORDATO BIENNALE: “INCERTEZZE” SULLE IPOTESI DI CESSAZIONE

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di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Il D.Lgs. 13/2024 ha introdotto il “concordato preventivo biennale”, con l’intento di favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi. Tale istituto si rivolge ai contribuenti di minori dimensioni, che siano titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni, residenti nel territorio dello Stato.

Più precisamente, possono fruire del concordato biennale, in via generale, i soggetti esercenti attività d’impresa e arti o professioni, ai quali si rendono applicabili gli ISA nonché, solo per il solo periodo d’imposta 2024, i soggetti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfetario, di cui all’articolo 1, commi da 54-89, L. 190/2014.

Sotto il profilo procedimentale, è stabilito che l’Agenzia delle entrate formuli una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

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