L’AZIONE DI RIDUZIONE PER I CREDITORI DEI LEGITTIMARI PRETERMESSI
Di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
È ammissibile l’esercizio in via surrogatoria dell’azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima da parte dei creditori dei legittimari totalmente pretermessi che siano rimasti inerti.
Chi fa testamento vanta il diritto di disporre liberamente del proprio patrimonio. Tuttavia, egli non può spingersi sino a ledere le posizioni dei parenti più stretti (legittimari), in quanto ad essi, per legge, spetta in ogni caso una quota dell’eredità o una parte dei beni ereditari. Laddove accada ciò, il legittimario leso o totalmente pretermesso dalle disposizioni testamentarie del defunto, può esercitare l’azione di riduzione allo scopo di reintegrare la quota di legittima a egli spettante.
Una problematica assai interessante si pone nel caso in cui il legittimario totalmente pretermesso, in quanto debitore nei confronti di un qualche soggetto, rimanga inerte e non manifesti alcuna volontà in ordine alle disposizioni testamentarie lesive dei suoi diritti, così impedendo, di fatto, al suo creditore di soddisfarsi su quanto egli avrebbe diritto a ricevere.
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