Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Articolo pubblicato su “La rivista delle operazioni straordinarie n. 11/2020”
L’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione dell’ormai tristemente celebre “Covid-19” rappresenta una situazione senza precedenti, affrontata dal nostro Legislatore mediante gli strumenti normativi della decretazione d’urgenza.
Le misure di contenimento, la paralisi delle attività economiche e il consequenziale congelamento dei flussi di cassa delle imprese hanno provocato molteplici questioni di natura giuridica, connesse spesso alla impossibilità di far fronte alle obbligazioni contratte prima dell’avvento della pandemia.
Il presente elaborato si è posto l’obiettivo di analizzare la sorte dei contratti di affitto d’azienda, evidenziando tre profili di particolare interesse.
In primo luogo, occorre domandarsi se i canoni previsti dal contratto di affitto d’azienda risultino ugualmente dovuti, stante l’impossibilità sopravvenuta sia di poter usufruire del bene concesso in godimento, sia di poter procedere regolarmente al loro pagamento.
In secondo luogo, è necessario valutare l’eventuale sussistenza di un diritto alla rinegoziazione del contratto, in ossequio ai canoni di buona fede e correttezza, assurti a principi generali dell’ordinamento giuridico (articolo 2 Cost.).
In ultima analisi, è d’uopo riflettere sul regime della responsabilità da inadempimento ex articoli 1218 e 1223 cod.civ. in relazione al mancato pagamento dei citati canoni, soprattutto in virtù di quanto disposto specificatamente dal Legislatore mediante l’articolo 3, comma 6-bis, D.L. 6/2020.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni, contattaci!