Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Possono beneficiare del c.d. Art-bonus le erogazioni liberali ricevute in qualità di soggetto affidatario di un bene culturale pubblico e destinate a realizzare interventi di restauro, protezione e manutenzione del bene oggetto di tali interventi.
Al contrario, non possono godere di tale beneficio le erogazioni liberali ricevute dalla Fondazione con scopi ampi e finalizzate a un generico sostegno della stessa.
Sono questi i chiarimenti offerti dall’Agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello n. 464, pubblicato ieri, 12 ottobre.
Nella specie, l’istanza di interpello veniva presentata da una Fondazione, istituita come ente di diritto pubblico e poi trasformata in fondazione con personalità giuridica di diritto privato, ma mantenendo sempre le caratteristiche di organismo pubblico, come emergente dall’inserimento nell’elenco delle Amministrazioni pubbliche.
A tale Fondazione, che ha come fondatori la regione, la provincia, il comune e altri enti pubblici, è stato concesso in uso un immobile storico di eccezionale valore artistico, utilizzato quale sede propria e del relativo Museo, di cui formano parte integrante la biblioteca e la fototeca; vi sono poi aree ad esclusivo uso governativo. Essa, inoltre, persegue lo scopo di potenziare i propri strumenti scientifici e informativi, nonché di curare la costituzione e la gestione del Museo.
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