Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario

La confisca diretta o per equivalente dei beni che costituiscono il profitto o prezzo del reato tributario può essere adottata anche in presenza di un impegno con l’Amministrazione finanziaria per il pagamento del debito d’imposta, ma resta improduttiva di effetti sino a che non si verifica l’evento futuro e incerto dell’inadempimento dell’accordo. È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 50157 del 07.11.2018.

La vicenda trae origine dalla contestazione di imposte evase, la quale si concludeva con la sottoscrizione di tre accordi conciliativi con l’Agenzia delle entrate. In sede penale, invece, veniva disposto un sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex articolo 12-bis D.Lgs. 74/2000, il quale era oggetto di istanza di riduzione per una somma pari alla differenza tra la maggior imposta evasa contestata e quella definita con l’Amministrazione finanziaria.

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