Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
La conclusione di un accordo con l’Amministrazione finanziaria o l’accesso ad un piano di rateizzazione per il pagamento del debito d’imposta costituente il profitto di un reato tributario non osta alla disposizione di una misura cautelare reale preordinata alla confisca, anche per equivalente, di entità pari a quella degli importi non ancora corrisposti ovvero limitatamente alle rate non ancora versate. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con ordinanza 21.06.2018, n. 28745.
La vicenda trae origine dalla disposizione di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, in conseguenza della commissione dei reati tributari di omesso versamento dell’Iva e dell’omesso versamento di ritenute alla fonte, di cui agli articoli 10-bis e 10-ter D.Lgs. 74/2000.
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