di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
L’attività istruttoria ha la finalità di indagare per acquisire la conoscenza dei fatti rilevanti ai fini dell’esercizio della funzione impositiva. L’obiettivo è portare alla luce pratiche di evasione fiscale, operazioni elusive e, più in generale, la falsità di una dichiarazione fiscale o, addirittura, la sua omissione.
L’esercizio di tale attività non è prerogativa esclusiva dell’Agenzia delle entrate, come nel caso dell’emissione dell’avviso di accertamento, potendo essere condotta anche dal Corpo della Guardia di finanza nell’esercizio dell’attività di polizia giudiziaria.
Ai verificatori fiscali competono tutti i poteri di accesso, ispezione e verifica previsti dall’articolo 33, D.P.R. 600/1973 e dall’articolo 52, D.P.R. 633/1972, ai quali fanno da contraltare i diritti e le garanzie dei contribuenti sottoposti a verifica fiscale di cui all’articolo 12, L. 212/2000, così come recentemente modificato dal D.Lgs. 219/2023 (c.d. Statuto dei diritti del contribuente).
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