di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 15689 depositata ieri 17 maggio, è tornata ad affrontare il tema della prova necessaria a dimostrare l’avvenuta presentazione della dichiarazione fiscale.

Nel caso di specie, il contribuente, esercente la professione di architetto, risultava destinatario di un avviso di accertamento ai fini Irpef, Irap e Iva, con cui l’Agenzia delle Entrate contestava l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi professionali, dalla stessa ricostruiti in via presuntiva.

L’architetto impugnava tale atto dinanzi alla Commissione tributaria provinciale di Napoli, che rigettava il ricorso. Seguiva ricorso in appello innanzi alla Commissione tributaria regionale della Campania, la quale, però, rigettava anch’essa il gravame.

Così il contribuente proponeva ricorso in Cassazione eccependo cinque motivi di doglianza. Tra gli altri, ai fini che qui interessano, l’architetto lamentava la violazione e falsa applicazione

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