Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
La Corte di Giustizia dell’Unione europea, con sentenza C-105/14 c.d. Taricco, ha dichiarato che la normativa italiana in materia di prescrizione del reato è idonea a pregiudicare gli obblighi imposti agli Stati membri nelle ipotesi di frodi “gravi” inerenti all’Iva, in quanto potenzialmente lesive degli interessi finanziari dell’Unione europea.
Conseguentemente, ex articolo 325 TFUE i giudici nazionali sarebbero tenuti a disapplicare la normativa interna che consente allo Stato membro di non rispettare gli obblighi comunitari, al fine di non tenere conto della prescrizione e non dichiarare estinta la frode “grave” inerente all’Iva.
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