di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 13983 depositata ieri 3 maggio, ha affermato un nuovo principio in materia di competenza territoriale all’accertamento nel caso di contribuente residente in un Paese a fiscalità privilegiata.
La fattispecie in esame prende le mosse dalla notifica ad una contribuente, iscritta all’Aire e residente nel Principato di Monaco, di un avviso di accertamento da indagini finanziarie ex articolo 32 D.P.R. 600/1973. In particolare, tali indagini avevano riguardato le movimentazioni bancarie di un conto corrente acceso in Italia e l’utilizzo di alcune carte di credito intestate a società di cui la contribuente era socia e amministratrice. Tale accertamento veniva emesso dall’Agenzia delle Entrate di Prato, luogo in cui la contribuente aveva eletto domicilio fiscale nella dichiarazione dei redditi.
L’atto impositivo veniva impugnato lamentandone la nullità per incompetenza territoriale dell’Ufficio accertatore, dal momento che l’ultima residenza in Italia della contribuente era indicata in Firenze. Tuttavia, essa risultava soccombente in entrambi i giudizi di merito poiché si affermava che la competenza per gli accertamenti in Italia di soggetto residente nel Principato di Monaco è determinata dalla residenza indicata nella dichiarazione dei redditi.
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