di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Lo scorso 9.4.2024, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, uno schema di decreto legislativo che, in attuazione dei principi contenuti nella legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023), introduce rilevanti modifiche, al fine di razionalizzare l’imposta sulle successioni e donazioni.
Innanzitutto, nel Testo unico dell’imposta sulle successioni e donazioni (D.Lgs. 346/1990) vengono inserite all’interno degli articoli 7 e 56 le relative aliquote e franchigie.
Ai fini della base imponibile, poi, tenendo conto di quanto sancito dalla più recente giurisprudenza, dalla perimetrazione del “relictum” (ovvero, dall’asse ereditario trasmissibile agli eredi) viene escluso il “donatum” (ovvero, il complesso dei beni attribuito in vita mediante donazione), sia ai fini delle aliquote sia ai fini delle franchigie.
Inoltre, nel testo normativo viene eliminato il riferimento all’istituto dell’affiliazione e si chiarisce che, ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni, sono considerati parenti in linea retta anche gli affilianti e gli affiliati.
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