Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
Al fine di introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione tra l’Amministrazione finanziaria ed il contribuente, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di specifiche categorie di contribuenti elementi e informazioni di cui è in possesso e ad essi riferibili.
In particolare, dall’analisi dei dati presenti nel sistema informativo dell’Anagrafe tributaria, sono stati individuati i contribuenti sottoposti a controlli fiscali conclusi con la consegna di un processo verbale di constatazione (c.d. PVC) di violazione di norme tributarie.
Con provvedimento del 15 luglio 2016, l’Agenzia delle Entrate individua le modalità di comunicazione – al contribuente e alla Guardia di Finanza – delle informazioni riguardanti i c.d. PVC.
I dati contenuti nelle comunicazioni sono:
– codice fiscale e denominazione/nome e cognome del contribuente;
– anno d’imposta dei rilievi riportati nel processo verbale di constatazione.
L’Agenzia delle Entrate trasmette la comunicazione agli indirizzi PEC attivati dai contribuenti ovvero, in mancanza, per posta ordinaria. La comunicazione è consultabile, da parte del contribuente, anche all’interno del cassetto fiscale.
Il contribuente può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti. Infine, può regolarizzare le violazioni constatate mediante il ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni a 1/5 del minimo, presentando una dichiarazione integrativa o una prima dichiarazione qualora non siano decorsi i termini ordinari di presentazione.
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