Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
L’Agenzia delle Entrate sta recapitando ai contribuenti circa 100 mila comunicazioni per segnalare possibili errori nelle dichiarazioni relative ai redditi 2012. Dopo il debutto, lo scorso anno, delle prime comunicazioni per la compliance, questa nuova tornata di invii intensifica ulteriormente la collaborazione tra Fisco e contribuenti.
I destinatari di tali comunicazioni sono i contribuenti persone fisiche, tra cui anche i titolari di partita IVA. Sulla base delle informazioni in possesso del Fisco, questi ultimi non avrebbero inserito alcuni redditi nella dichiarazione presentata nel 2013 relativamente all’anno 2012, redditi rimasti quindi esclusi dalla formazione della base imponibile. Si tratta di errori o semplici dimenticanze che, in passato, avrebbero subito fatto partire l’avviso di accertamento e che, invece, con la nuova impostazione impressa ai controlli, vengono preventivamente rimessi all’attenzione del contribuente.
Le comunicazioni saranno spedite con posta ordinaria o, per i titolari di partita IVA, agli indirizzi PEC (ovvero, di posta elettronica certificata registrati nell’indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata, istituito presso il ministero dello Sviluppo economico).
Il contribuente che riceve la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate ha due possibilità:
1) se ritiene condivisibili i rilievi formulati dall’Amministrazione, può correggerli tramite il ravvedimento operoso ex art. 13 del D.Lgs. n. 472/97, presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni in misura ridotta (1/6), correlate alla infedele dichiarazione;
2) laddove invece il contribuente necessiti di ulteriori informazioni o nel caso in cui non ritenga corrette le segnalazioni contenute nella comunicazione ricevuta, potrà contattare l’Agenzia delle Entrate oppure uno degli uffici territoriali della direzione provinciale dell’AE, utilizzando il canale di assistenza Civis, che consente anche di inviare in formato elettronico gli eventuali documenti utili.
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