Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
In tema di sanzioni amministrative, la formazione di orientamenti giurisprudenziali discordanti rappresenta un fatto indice rivelatore di incertezza normativa oggettiva, come tale idoneo ad escludere l’irrogazione della sanzione ex articolo 10, comma 3, L. 212/2000, concretandosi in una situazione giuridica caratterizzata dalla impossibilità di individuare con sicurezza ed univocamente, al termine di un procedimento interpretativo metodicamente corretto, la norma giuridica sotto la quale effettuare la sussunzione del caso di specie. È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 11084 del 19.04.2019.
La vicenda trae origine da una prima controversia concernente una rendita catastale, la quale veniva definita con sentenza della Corte di Cassazione.
Nelle more del suddetto giudizio, con il passaggio di proprietà di tale immobile ad una nuova società venivano eseguite delle modifiche strutturali e mutata la rendita catastale, che veniva, successivamente, rettificata dall’Amministrazione finanziaria.
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