di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 9538, depositata ieri 24 marzo, è tornata a pronunciarsi in tema di imposta di registro e responsabilità solidale del notaio rogante.
La vicenda in esame trae origine dalla impugnazione di una cartella di pagamento recante l’iscrizione a ruolo dell’imposta proporzionale di registro relativa ad atti di fusione per incorporazione di alcune società, notificata ad una contribuente in qualità di erede del notaio rogante. Il titolo, divenuto definitivo, in esecuzione del quale veniva notificata la citata cartella, era costituito da una sentenza della Corte di Cassazione, favorevole all’amministrazione finanziaria, che a suo tempo aveva intimato al citato notaio il pagamento della maggiore imposta.
A seguito dell’impugnazione di tale cartella, la contribuente risultava vittoriosa all’esito di entrambi i gradi di merito. In particolare, la Commissione tributaria regionale della Lombardia rigettava l’appello dell’Agenzia delle Entrate, rilevando che l’imposta di registro relativa alle operazioni di fusione in contestazione era stata pagata dalla società, per cui la pretesa dell’Ufficio di un nuovo versamento era illegittima.
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