di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
L’accertamento eseguito nei confronti dei soggetti titolari di reddito di impresa presenta molteplici peculiarità.
L’errore in dichiarazione relativo a poste che concorrono alla determinazione del reddito di impresa (ad esempio, quote di ammortamento, errata imputazione a periodo, ecc.) comporta in alcuni casi il diritto al rimborso di quelle somme che, proprio in considerazione della fondatezza dell’accertamento, avrebbero potuto essere dedotte o sono state già tassate in un diverso esercizio; in altri casi, invece, comporta una duplicazione di imposta poiché l’amministrazione finanziaria non ha applicato correttamente alcuni principi del sistema tributario (articolo 109 Tuir).
Tra le questioni che possono sorgere, infatti, vi sono la deducibilità dei costi correlati ai maggiori ricavi accertati, il recupero a tassazione delle somme dedotte in violazione della competenza fiscale, i controlli sui componenti pluriennali di reddito, il sindacato dell’Amministrazione sulle impostazioni contabili, i nessi tra perdite fiscali e accertamento, le rimanenze di magazzino, etc.
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