di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La L. 111/2023 per la riforma fiscale prevede, tra le altre novità, un’articolata serie di interventi in tema di processo tributario. In particolare, l’articolo 19, nella numerazione risultante dai lavori del Senato, ha introdotto nel testo originario dell’articolo 17del Disegno di Legge inizialmente approvato dalla Camera, molteplici previsioni normative che ne hanno significativamente ampliato l’impianto iniziale.
L’obiettivo che il Legislatore intende perseguire con la disposizione citata, così come del resto con l’intera legge delega, è quello di ridisegnare, anche in sede processuale, i rapporti tra Fisco e contribuente in nome di una maggiore trasparenza e, soprattutto, di un rinnovato equilibrio tra le parti.
Con riserva di soffermarsi soltanto sul profilo che interessa il presente contributo, si porta l’attenzione sul criterio di cui alla lettera d) del citato articolo 19, ovverosia sul “rafforzamento” del divieto di produrre nuova documentazione nei gradi di giudizio successivi al primo.
Per leggere l’articolo completo scarica il PDF
© Riproduzione riservata