di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Sta proseguendo, a ritmo serrato, l’approvazione, ancorché in via preliminare, dei decreti legislativi attuativi della riforma fiscale contenuta nella L. 111/2023. Infatti, dopo la riforma dell’Irpef, della fiscalità internazionale, degli adempimenti, nonché dello Statuto del contribuente, è ora la volta dell’accertamento tributario.
A tal fine, le nuove regole sono contenute in uno schema di Decreto Legislativo – alla cui approvazione ha provveduto, in via preliminare, il Consiglio dei ministri del 3.11.2023 – nel quale non si tracciano unicamente le nuove linee in un’ottica di revisione dell’accertamento, ma sono state anche rese note le norme in materia di concordato preventivo biennale.
Si deve premettere che quello del concordato è uno dei “cavalli di battaglia” della riforma, perché, almeno nelle intenzioni del Legislatore, dovrà rappresentare lo strumento principe per instaurare un clima di reciproca collaborazione, nonché di trasparenza, nell’intricato rapporto tra Fisco e contribuente.
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