di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Articolo pubblicato su “La rivista delle operazioni straordinarie n. 3/2021”
Il caso portato all’attenzione dell’Agenzia delle entrate riguarda la società Alfa S.r.l., la quale svolge attività di gestione di partecipazioni e si colloca a monte di una catena partecipativa, a valle della quale si trova la società quotata Delta S.p.A.
I due fratelli istanti sono entrambi detentori di una quota del 20% nella società Alfa S.r.l. ed il restante capitale sociale è partecipato per il 9% dalla società Beta S.r.l. e per il 51% dalla società Gamma S.r.l.
In particolare, quest’ultima società, che appartiene ad una famiglia diversa da quella riconducibile agli istanti, controlla Alfa S.r.l., la quale, a sua volta, controlla al 79,63% la società Epsilon S.r.l., mentre il restante 20,37% appartiene a Zeta S.r.l.
I due fratelli istanti intendono cedere le proprie quote detenute in Alfa S.r.l. alla società Beta S.r.l., che è di proprietà per il 66% del padre e per il 34% della madre. Il padre, oltre ad essere amministratore unico di Beta S.r.l., è anche amministratore delegato di Delta S.p.A.
Gli istanti evidenziano che, a seguito della riorganizzazione societaria, Alfa S.r.l. sarà detenuta al 51% da Gamma S.r.l. e al 49% da Beta S.r.l.
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