di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La disciplina dell’interpello, contenuta nell’articolo 11, L. 212/2000, è stata interamente sostituita dal D.Lgs. 219/2023, che – come noto – ha apportato rilevanti modifiche, entrate in vigore lo scorso 18.1.2024, allo Statuto dei diritti del contribuente, al fine di dare attuazione alle previsioni della Legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023), che ne ha disposto, oltre che una razionalizzazione, anche una riduzione.
In particolare, è ora previsto che il contribuente possa interpellare l’Amministrazione finanziaria al fine di ottenere una risposta riguardante una fattispecie concreta e personale relativamente alla: applicazione delle disposizioni tributarie, quando vi sono condizioni di obiettiva incertezza sulla loro corretta interpretazione (c.d. interpello interpretativo); corretta qualificazione di fattispecie alla luce delle disposizioni tributarie ad esse applicabili (c.d. interpello qualificatorio); disciplina dell’abuso del diritto in relazione a una specifica fattispecie (c.d. interpello antiabuso) …
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