REGOLARIZZAZIONE CRIPTO-ATTIVITÀ: RISCHIO OD OPPORTUNITÀ?

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

L’articolo 1, commi 126–147, L. 197/2022 (Legge di bilancio 2023), ha introdotto significative modifiche in materia di tassazione delle cripto-attività. In particolare, il Legislatore, per la prima volta, ha delineato la disciplina tributaria delle cripto-attività, ossia di quelle rappresentazioni digitali di valore e di diritti, diffusesi di pari passo con una nuova tecnologia, cosiddetta di “registro distribuito” di informazioni digitali (“Distributed Ledgers Technology”), la cui principale applicazione è rappresentata dalla blockchain.

Entrando nel merito delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, tra le più importanti deve menzionarsi la possibilità, per i contribuenti che detengono cripto-attività, di rideterminare – alla data dell’1.1.2023 – il costo o il valore delle proprie cripto-attività, versando un’imposta sostitutiva nella misura del 14% – anziché quella ordinaria del 26% – sull’intero valore così rivalutato.

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ADEMPIMENTI DELLE HOLDING: LE COMUNICAZIONI ALL’ANAGRAFE TRIBUTARIA

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Il D.L. “Salva Italia” (D.L. 201/2011) ha introdotto l’obbligo, per gli operatori finanziari, di comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti attivi.

Tale comunicazione, effettuata attraverso l’infrastruttura SID, in linea con quanto indicato dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, si affianca alla comunicazione relativa all’Anagrafe dei rapporti finanziari, regolata dai provvedimenti Agenzia delle Entrate del 19.01.2007 e del 29.2.2008.

La comunicazione in rassegna è da trasmettere all’Archivio dei rapporti dell’Anagrafe tributaria in relazione ai “rapporti” che gli operatori finanziari instaurano con i propri “clienti”, utilizzando la piattaforma FTP (per invii superiori a 20MB) oppure il servizio di posta elettronica certificata (per i file inferiori a 20 MB).

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ADEMPIMENTI CONTABILI DEL TRUST COMMERCIALE E NON COMMERCIALE

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Con il riconoscimento di un’autonoma soggettività tributaria ad opera della Legge Finanziaria 2007 (L. 296/2006), il legislatore italiano ha imposto al trustfiscalmente residente in Italia, di far fronte non solo ad una serie di adempimenti di natura civilistica e fiscale ai fini dell’imposizione diretta e indiretta, ma anche di ottemperare a molteplici obblighi contabili:

  • previsti dalla normativa in materia di gestione contabile del trust;
  • la cui applicazione si rivela necessaria non solo ai fini interni, ma anche per gli stakeholders esterni.

Senza alcuna pretesa di esaustività, si deve innanzitutto rilevare che sul trust grava, non solo l’obbligo di determinazione e di dichiarazione del reddito prodotto, ma anche l’obbligo di tenuta delle scritture contabili, conformemente al dettato normativo di cui al novellato articolo 13, D.P.R. 600/1973, applicabile anche all’istituto del trust per effetto della riforma fiscale avvenuta con L. 296/2006.

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EREDITÀ: COSA INSEGNANO IL CASO BERLUSCONI E I SUOI 3 TESTAMENTI

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Se da un lato è quanto mai opportuno che venga redatto un testamento (o anche più, se del caso), dall’altro è necessario che ciò avvenga con assistenza professionale, al fine di evitare una serie di “errori” che potrebbero inficiare la volontà del testatore. Cosa insegna il caso Berlusconi.

Le più recenti statistiche sui testamenti fatti nel nostro Paese mettono bene in evidenza che soltanto una minoranza di italiani decide di disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere facendo ricorso a tale strumento.

Tuttavia i recenti fatti di cronaca riguardanti il caso Silvio Berlusconi hanno riportato l’attenzione mediatica non solo sull’importanza di compiere una simile scelta, ma soprattutto, nella eventualità in cui si decida di farlo, sulla opportunità o meno di farsi assistere da un professionista specializzato.

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TASSAZIONE DELLE ATTRIBUZIONI DA TRUST ESTERO A BENEFICIARIO RESIDENTE IN ITALIA

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Il trust è uno strumento giuridico a carattere fiduciario che, in virtù della sua preziosa duttilità, può assumere connotazioni molto diverse tra loro.

In questo contributo ci focalizziamo sul trust istituito all’estero e avente beneficiari individuati residenti in Italia, al fine di verificarne il regime di imposizione diretta e indiretta nonché gli eventuali obblighi di monitoraggio fiscale.

Preliminarmente è utile ricordare che, ai sensi dell’articolo 73, comma 3, Tuir, la residenza fiscale del trust viene ricondotta in Italia se ivi sussiste, per la maggior parte del periodo di imposta, la sede legale oppure la sede dell’amministrazione oppure l’oggetto principale del trust.

Inoltre, sempre nella medesima disposizione, ma con specifico riguardo al trust estero, si legge che possono considerarsi comunque fiscalmente residenti in Italia: salvo prova contraria, i trusts istituiti in Stati (o territori) a “fiscalità privilegiata”, in cui almeno uno dei disponenti e almeno uno dei beneficiari del trust siano fiscalmente residenti in Italia ...

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HOLDING: QUALI SONO I VANTAGGI DERIVANTI DALLA SUA IMPLEMENTAZIONE? 

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

La holding è un veicolo societario che permette di realizzare una pluralità di interessi meritevoli e di beneficiare, allo stesso tempo, di importanti vantaggi. Tra le varie opportunità, che lo strumento citato permette di cogliere, vi rientrano certamente:

  • la migliore gestione della liquidità del gruppo;
  • i regimi fiscali di favore in materia di tassazione diretta e indiretta;
  • la pianificazione di un ordinato passaggio generazionale;
  • la migliore gestione dei conflitti tra soci;
  • la mitigazione del rischio delle attività;
  • la migliore gestione della governance del gruppo;
  • la maggiore solidità finanziaria nei confronti del sistema bancario;
  • la tutela del patrimonio.

Con riferimento alla liquidità del gruppo, occorre evidenziare che la holding ne consente una efficiente gestione. Tralasciando il più complesso contratto di cash pooling, la migliore gestione finanziaria consegue ...

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