NON È ELUSIVA LA RIORGANIZZAZIONE SOCIETARIA FINALIZZATA AL PASSAGGIO GENERAZIONALE
Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Articolo pubblicato su “Patrimoni, finanza e internazionalizzazione n. 16/2018"
La CTR della Lombardia, con sentenza n. 2236/2018, esamina e affronta il rapporto fra le necessità di attuare un riassetto societario atto a garantire un efficiente passaggio generazionale e le operazioni concretamente poste in essere dai ricorrenti per giungere a tale scopo, analizzandole sotto la lente di ingrandimento dell'articolo 10-bis, L. 212/2000. La pronuncia de qua appare interessante, in quanto potrebbe essere foriera di un nuovo indirizzo della giurisprudenza di merito circa la legittimità e la non elusività della condotta dei contribuenti per quel che concerne le scelte effettuate nell’alveo della riorganizzazione aziendale.
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CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE PER LA FRODE ALL'AGENTE DELLA RISCOSSIONE
Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
In tema di reati tributari, è legittima l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto che per la particolare caratura e capacità criminale abbia saputo trasformare le proprie difficoltà imprenditoriali in un organizzato disegno criminoso di carattere transnazionale finalizzato a perseguire finalità illecite di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con sentenza 20.06.2018, n. 28515.
La vicenda prende le mosse dall'avvenuta ricostruzione di un disegno criminoso ben congegnato dall'indagato, le cui modalità attuative consistevano segnatamente nella predisposizione di perizie ideologicamente false sulla cui base venivano poi presentate querele pretestuose per i reati di usura e di estorsione nei confronti dell’Agente della riscossione funzionalmente strumentali ad ottenere i benefici di cui all'articolo 20 L. 44/1999, ossia la sospensione delle cartelle esattoriali previste dalla normativa antiusura.
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NON SEMPRE È SIMULATA LA DONAZIONE SEGUITA DALLA RIVENDITA
Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
Non è sempre elusiva la donazione di un bene immobile ai figli seguita dalla rivendita, dacché, trattandosi di rapporti patrimoniali tra genitori e figli, assume rilievo preminente il profilo della libertà di pianificazione successoria, nonché la circostanza che nulla impone al contribuente di optare, nell'esercizio della propria attività negoziale, per la soluzione più onerosa sul piano fiscale. È questo l’interessante principio ribadito dalla Corte di Cassazione con ordinanza 28 giugno 2018, n. 17128.
La vicenda trae origine dalla notifica di due avvisi di accertamento ai fini Irpef con cui l’Agenzia delle Entrate contestava al contribuente il possesso di redditi derivanti dalla vendita di quote di terreno agricolo che in pari data erano state donate ai figli.
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CONTRIBUENTE SOTTO LA SCURE DEL SEQUESTRO ANCHE SE HA CONCLUSO UN ACCORDO
Di Angelo Ginex, Dottorando di ricerca in Diritto Tributario e Avvocato, Ginex & Partners Studio Legale Tributario
La conclusione di un accordo con l’Amministrazione finanziaria o l’accesso ad un piano di rateizzazione per il pagamento del debito d’imposta costituente il profitto di un reato tributario non osta alla disposizione di una misura cautelare reale preordinata alla confisca, anche per equivalente, di entità pari a quella degli importi non ancora corrisposti ovvero limitatamente alle rate non ancora versate. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione con ordinanza 21.06.2018, n. 28745.
La vicenda trae origine dalla disposizione di un sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, in conseguenza della commissione dei reati tributari di omesso versamento dell’Iva e dell’omesso versamento di ritenute alla fonte, di cui agli articoli 10-bis e 10-ter D.Lgs. 74/2000.
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