L'INSOSTENIBILE INCERTEZZA DELLA FISCALITÀ INDIRETTA DEL TRUST

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Articolo pubblicato su “La rivista delle operazioni straordinarie n. 12/2019”

Obiettivo del presente contributo è quello di esaminare la tassazione indiretta del trust, con specifico riferimento all’imposta sulle successioni e donazioni, così come reintrodotta dal D.L. 262/2006, tenendo conto segnatamente, oltre che dei chiarimenti di prassi, delle discordanti pronunce della giurisprudenza di legittimità dell’ultimo quinquennio.

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IL CRITERIO DELLA “FAMIGLIA FISCALE” E IL CONIUGE IN SEPARAZIONE DEI BENI

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

In via generale, il redditometro è uno strumento di determinazione sintetica del reddito del contribuente, che consente all’Amministrazione finanziaria una determinazione indiretta del reddito complessivo del contribuente, basata sulla capacità di spesa del medesimo.

Con particolare riferimento all’accertamento sintetico dei redditi delle persone fisiche, la relativa disciplina è contenuta nell’articolo 38 D.P.R. 600/1973, come novellato dal D.L. 78/2010, le cui modifiche sono state dettate principalmente dall’esigenza di adeguarlo al contesto socio-economico, rafforzandone l’efficienza e le garanzie per il contribuente, quali il contraddittorio.

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ACCERTAMENTO ANTE TEMPUS E PROVA DELLE SPECIFICHE RAGIONI DI URGENZA

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Come noto, l’articolo 12, comma 7, L. 212/2000 prevede che, nel rispetto del principio di cooperazione tra Amministrazione e contribuente, dopo il rilascio della copia del PVC da parte degli organi di controllo, quest’ultimo possa comunicare, entro 60 giorni, osservazioni e richieste che sono valutate dagli uffici impositori.

La norma de qua, nel riconoscere al contribuente il diritto al contraddittorio con l’Amministrazione finanziaria, prevede altresì che l’avviso di accertamento non possa essere emanato prima del decorso di 60 giorni dalla consegna del PVC (c.d. accertamento ante tempus), salvo casi di “particolare e motivata urgenza”.

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GESTIONE ANTIECONOMICA ANCHE CON BILANCIO IN ATTIVO

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

È legittimo l’avviso di accertamento fondato sull’antieconomicità della gestione aziendale, anche nella ipotesi in cui questa concluda il proprio esercizio annuale con un utile talmente esiguo, a fronte di ingenti investimenti sostenuti, da far ritenere senz’altro sconveniente il rischio d’impresa sopportato in rapporto al risultato conseguito. È questo l’innovativo principio sancito dalla Corte di Cassazione con ordinanza n. 31814 del 05.12.2019.

La vicenda in esame trae origine dalla notifica di un avviso di accertamento per antieconomicità della gestione d’impresa, con cui si contestavano ad una ferramenta maggiori ricavi, dal momento che essa, a fronte del sostenimento di costi pari ad euro 980.049, aveva dichiarato il conseguimento di un reddito d’impresa pari ad euro 10.104 e ricavi pari ad euro 809.905, quindi significativamente inferiori e insufficienti per remunerare il capitale impiegato.

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L'EFFICACIA ESPANSIVA DEL GIUDICATO ESTERNO

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

In materia tributaria, opera l'efficacia espansiva del giudicato esterno in relazione al rapporto ad esecuzione prolungata, avente ad oggetto la realizzazione, in più anni, delle medesime opere di urbanizzazione primaria e secondaria, non venendo in rilievo ipotesi eccezionali di incompatibilità con il diritto comunitario che ne imporrebbero la disapplicazione da parte del giudice nazionale.

È questo il nuovo orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 31084 del 28.11.2019. La vicenda in esame trae origine dalla impugnazione di un avviso di accertamento, con il quale l’Agenzia delle Entrate aveva rettificato la dichiarazione Iva di una società, ritenendo che i lavori per la realizzazione di alcune opere pubbliche fossero stati erroneamente assoggettati ad aliquota del 10% in luogo di quella ordinaria.

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LA DIFESA DELL'AER NEI GIUDIZI TRIBUTARI DI MERITO E DI LEGITTIMITÀ

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Come noto, l’articolo 4-novies D.L. 34/2019, nell’introdurre una norma di interpretazione autentica dell’articolo 1, comma 8, D.L. 193/2016, aveva chiarito che nessuna delibera specifica e motivata è richiesta all’Agenzia delle entrate-Riscossione (AeR) per avvalersi degli avvocati del libero foro, al di fuori dei casi riservati all’Avvocatura dello Stato su base convenzionale o, perfino, pure in quelli ove essa non sia disponibile ad assumere il patrocinio.

Di qui, il dubbio che non fosse fondato l’orientamento affermatosi in tema di rappresentanza e difesa in giudizio dell’AeR, secondo cui: «l’Agenzia delle Entrate Riscossione, ... ove si costituisca formalmente in giudizio in un nuovo processo come in uno già pendente alla data della propria istituzione, deve avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato ...

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IL COMPUTO DEI 30 GIORNI PER LA DEFINIZIONE DELL'AVVISO BONARIO

Di Angelo Ginex, Avvocato e Ph.D. in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

L’articolo 2 D.Lgs. 462/1997, recante la disciplina delle somme dovute a seguito dei controlli automatici effettuati ai sensi degli articoli 36-bis D.P.R. 600/1973 e 54-bis D.P.R. 633/1972,  al secondo comma precisa che «L’iscrizione a ruolo non è eseguita, in tutto o in parte, se il contribuente o il sostituto d’imposta provvede a pagare le somme dovute entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione prevista dai commi 3 dei predetti articoli 36-bis e 54-bis, con le modalità indicate nell’articolo 19 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, concernente le modalità di versamento mediante delega. In tal caso, l’ammontare delle sanzioni amministrative dovute è ridotto ad un terzo».

Peraltro, il citato articolo 36-bis, comma 3 sancisce che, quando dai controlli automatici emerge un risultato diverso rispetto a quello della dichiarazione, l’esito è comunicato al contribuente, stabilendo altresì che ...

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