TRUST: ACCORGIMENTI UTILI PER IL PASSAGGIO DI CONSEGNE FRA TRUSTEE

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Il subentro di un “nuovo” trustee al precedente rappresenta un momento delicato della vita del trust, oltre che per il trustee stesso, anche per i beneficiari.

Per tale ragione è bene porsi il problema sin dalla redazione dell’atto istitutivo, in quanto l’individuazione di una legge che regoli adeguatamente la fase del “passaggio di consegne”, consentirà di assicurare una tutela soddisfacente sia della posizione del trustee uscente che di quella dei beneficiari.

Le leggi straniere disciplinano in modo differente il subentro di un “nuovo” trustee al precedente: alcune riconoscono in capo al trustee uscente la facoltà di ritenzione del fondo in trust (ad esempio, Bahamas, Jersey, Guernsey e Belize), mentre altre non prevedono nulla al riguardo. Alcune leggi prevedono l’automatico trasferimento del fondo in trust in favore del “nuovo” trustee (vedi le leggi inglese, scozzese e australiana), mentre altre non contemplano un simile effetto (ad esempio, Jersey, Guernsey e Belize).

Inoltre occorre precisare che il “passaggio di consegne” può essere disciplinato anche mediante la tecnica del c.d. “depecage”, ovvero adottando una legge diversa da quella regolatrice del trust.

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CHIARIMENTI SUGLI EFFETTI PENALI DEL RAVVEDIMENTO OPEROSO SPECIALE

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

L’articolo 1, commi 174–178, L. 197/2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023) ha introdotto il c.d. ravvedimento operoso speciale delle violazioni tributarie.

Tale disposizione introduce una regolarizzazione delle violazioni, diverse da quelle formali e da quelle definibili con la definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato, riguardanti dichiarazioni su tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate relative al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti.

La regolarizzazione comporta il pagamento di un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge, oltre all’imposta e agli interessi dovuti e si perfeziona con il versamento di quanto dovuto ovvero della prima rata entro il 31 marzo 2023.

È ammesso il pagamento rateale in otto rate trimestrali di pari importo con scadenza della prima rata fissata al 31 marzo 2023, mentre sulle rate successive alla prima, da versare, rispettivamente, entro il 30 giugno, il 30 settembre, il 20 dicembre e il 31 marzo di ciascun anno, sono dovuti gli interessi nella misura del 2 per cento annuo.

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POLIZZE VITA: UNO STRUMENTO EFFICIENTE DI PIANIFICAZIONE PATRIMONIALE

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Tra le diverse strategie di protezione del patrimonio personale dai potenziali rischi che potrebbero metterlo a repentaglio, è possibile annoverare quella di assicurazione. Essa ha la finalità di prevenire i possibili effetti negativi derivanti da: eventi pregiudizievoli personali (ad esempio, malattia, disabilità o morte); eventi che limitano la capacità di reddito della persona; eventi che creano un danno patrimoniale (ad esempio, responsabilità di amministratori, sindaci, professionisti, etc.).

A seconda del rischio o dei molteplici rischi da cui un soggetto intende proteggersi, sarà quindi possibile ricorrere alle polizze vita, alle polizze vita miste, alle cosiddett polizze key man, alle polizze danni, alle rendite, etc.

Di certo vi è che le polizze assicurative in genere rappresentano un valido strumento di tutela e segregazione patrimoniale, in quanto possono assumere un contenuto duttile, presentano una fiscalità di vantaggio e, da ultimo, è agevole reperire un’ampia gamma di prodotti assicurativi, anche sul mercato internazionale.

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ROTTAMAZIONE-QUATER: UTILE LA PRESENTAZIONE DI PIÙ ISTANZE

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

L’articolo 1, commi 231–252, L. 197/2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023) ha introdotto, tra le altre misure agevolative, la c.d. rottamazione-quater che consente di definire in modo agevolato i debiti risultanti dai carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Il beneficio previsto dalla “nuova” rottamazione consiste nel pagamento delle somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, al netto: delle sanzioni comprese nei carichi; degli interessi di mora di cui all’articolo 30, comma 1, D.P.R. 602/1973; delle sanzioni civili di cui all’articolo 27, comma 1, D.Lgs. 46/1999; degli interessi iscritti a ruolo; delle somme maturate a titolo di aggio ai sensi dell’articolo 17 D.Lgs. 112/1999.

Nel caso poi delle sanzioni amministrative, incluse quelle per violazioni del Codice della Strada di cui al D.Lgs. 285/1992, diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, gli importi sono dovuti ...

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DEFINIZIONE DELLE LITI PENDENTI: AMBITO DI APPLICAZIONE E BENEFICI

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

Come noto, la Legge di Bilancio 2023 (articolo 1, commi 186–205, L. 197/2022) ha introdotto una "nuova" definizione agevolata delle controversie tributarie, pendenti alla data del 1° gennaio 2023 in ogni stato e grado del giudizio, proposte nei confronti dell’Agenzia delle entrate, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e degli Enti territoriali che vi aderiranno entro il 31 marzo 2023.

È opportuno fornire chiarimenti su alcuni aspetti che sono risultati incerti ad una prima interpretazione delle norme richiamate.

Innanzitutto, si ritiene che lo qualifica di parte processuale assume rilevanza esclusivamente sotto un profilo formale, nel senso che potranno essere oggetto di definizione agevolata non solo i giudizi instaurati direttamente nei confronti dei soggetti sopra indicati, ma anche quelli nei quali i medesimi siano intervenuti volontariamente o perché chiamati in causa, sempre entro il 1° gennaio 2023. Tale interpretazione è stata sostenuta anche dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare AdE 2/E/2023.

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FATTURE FALSE: QUANDO C’È CONSAPEVOLEZZA DELL’UTILIZZATORE?

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

In ambito penale-tributario, una delle fattispecie incriminatrici maggiormente ricorrenti è quella concernente le c.d. fatture false, la quale dà luogo al reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ai sensi dell’articolo 2 D.Lgs. 74/2000.

Una tematica particolarmente interessante concerne l’elemento soggettivo richiesto ai fini della configurabilità del reato di cui al citato articolo 2, il quale prevede che esso sia punito unicamente a titolo di dolo specifico.

Ciò significa che, ai fini della ricorrenza di tale reato, è necessario che il soggetto attivo: non solo si sia rappresentato ed abbia voluto tanto la registrazione in contabilità o la detenzione ai fini di prova di una fattura o di altro documento equipollente relativo ad operazioni inesistenti, quanto l’indicazione nella dichiarazione degli elementi passivi fittizi in esso rappresentati; ma anche che abbia agito al fine di evadere le imposte sui redditi o l’Iva.

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REDDITO DI IMPRESA: DEDUCIBILITÀ DEI COSTI CORRELATI AI MAGGIORI RICAVI ACCERTATI

di Angelo Ginex, Avvocato e Dottore di ricerca in Diritto Tributario, Studio Legale Tributario Ginex & Partners

L’accertamento eseguito nei confronti dei soggetti titolari di reddito di impresa presenta molteplici peculiarità.

L’errore in dichiarazione relativo a poste che concorrono alla determinazione del reddito di impresa (ad esempio, quote di ammortamento, errata imputazione a periodo, ecc.) comporta in alcuni casi il diritto al rimborso di quelle somme che, proprio in considerazione della fondatezza dell’accertamento, avrebbero potuto essere dedotte o sono state già tassate in un diverso esercizio; in altri casi, invece, comporta una duplicazione di imposta poiché l’amministrazione finanziaria non ha applicato correttamente alcuni principi del sistema tributario (articolo 109 Tuir).

Tra le questioni che possono sorgere, infatti, vi sono la deducibilità dei costi correlati ai maggiori ricavi accertati, il recupero a tassazione delle somme dedotte in violazione della competenza fiscale, i controlli sui componenti pluriennali di reddito, il sindacato dell’Amministrazione sulle impostazioni contabili, i nessi tra perdite fiscali e accertamento, le rimanenze di magazzino, etc.

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