CONCORDATO BIENNALE: LE PRESCRIZIONI DEL GARANTE PRIVACY
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Il procedimento di accertamento è stato oggetto di una rilevante modifica ad opera del D.Lgs. 13/2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21.2.2024. Nello specifico, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023), è stata introdotta la procedura di “concordato preventivo biennale”.
Tale istituto, finalizzato a razionalizzare gli obblighi dichiarativi e favorire l’adempimento spontaneo, interessa i contribuenti di minori dimensioni che siano titolari di reddito di impresa, nonché di reddito di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni nel territorio dello Stato.
Sotto il profilo procedimentale, è previsto che l’Agenzia delle entrate formuli una proposta ai contribuenti avente a oggetto la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio di impresa, arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap.
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RIFORMA SANZIONI: AMBITO OPERATIVO DEI REATI DI OMESSO VERSAMENTO
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Il decreto legislativo di riforma delle sanzioni tributarie, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri dello scorso 24.5.2024, reca diverse novità in materia di reati tributari. Tra le tante modifiche, la novella mira a definire, con maggiore precisione, l’ambito operativo dei cd. reati di omesso versamento.
In particolare, i nuovi articoli 10-bis e 10-ter, D.Lgs. 74/2000, disciplinanti, rispettivamente, il reato di omesso versamento di ritenute e il reato di omesso versamento Iva, recano una condizione obiettiva di punibilità, costituita dalla manifestazione inequivoca della volontà del contribuente di sottrarsi, sin da principio, al pagamento dell’obbligazione tributaria.
Tale volontà si considererà realizzata e integrata solo quando, all’atto della consumazione del reato, siano decorsi i termini per la rateizzazione delle somme dovute senza che la stessa sia stata richiesta, ovvero vi sia stata decadenza dalla rateizzazione già concessa.
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NUOVA “SOSPENSIONE” PER IL REGISTRO DEI TITOLARI EFFETTIVI
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Il D.M. 11.03.2022, n. 55, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 9.10.2023, ha istituito il c.d. “Registro dei titolari effettivi”, prevedendo che le comunicazioni di dati e di informazioni inerenti al titolare effettivo venissero effettuate entro lo scorso 11.12.2023.
Seguiva, da parte di società fiduciarie e di associazioni di categoria, la presentazione di un ricorso per l’annullamento (previa sospensione dell’efficacia) di tale decreto. Tra gli altri motivi, si rilevava che il D.Lgs. 231/2007, contempla una “una forma generalizzata di accesso al registro dei titolari effettivi”, che si pone in netto contrasto con le disposizioni della Carta costituzionale europea in tema di riservatezza.
Il Tribunale amministrativo del Lazio, con ordinanza del 7.12.2023, ha sospeso l’efficacia di tale decreto e, per l’effetto, anche il termine entro il quale doveva essere assolto l’obbligo di comunicazione dei dati relativi al titolare effettivo. Tuttavia, a seguito della discussione del merito, con sei sentenze gemelle depositate in data 7.04.2024 (nn. 6837, 6839, 6840, 6841, 6844 e 6845), esso ha respinto tutti i ricorsi, poiché ritenuti infondati.
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RIFORMA SANZIONI: RIMARCATA LA DISTINZIONE TRA LE FATTISPECIE DI INDEBITA COMPENSAZIONE
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Il decreto legislativo di riforma delle sanzioni tributarie, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri dello scorso 24.5.2024, reca diverse novità in materia di reati tributari.
Tra le tante modifiche, la novella ridefinisce il perimetro applicativo del reato di indebita compensazione disciplinato dall’articolo 10-quater, D.Lgs. 74/2000, offrendo una più puntuale definizione di crediti inesistenti e di crediti non spettanti.
La modifica in esame dà attuazione al criterio di delega che chiedeva di “introdurre, in conformità agli orientamenti giurisprudenziali, una più rigorosa distinzione normativa anche sanzionatoria tra le fattispecie di compensazione indebita di crediti di imposta non spettanti e inesistenti”.
In conseguenza di ciò, quindi, all’articolo 1, comma 1, D.Lgs. 74/2000, saranno aggiunte le definizioni di crediti inesistenti e di crediti non spettanti. Nello specifico, dalla bozza in circolazione risulta che per crediti ...
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PROFILI FISCALI DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE D’IMPRESA
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
L’espressione “passaggio generazionale”, ove riferita all’impresa, sta ad indicare una serie di operazioni idonee a garantire la successione, inter vivos o mortis causa, nell’esercizio di una realtà imprenditoriale.
A ben vedere, si tratta di una prima definizione alquanto generica, dalla quale emerge immediatamente che il perimetro delle fattispecie giuridiche interessate è assai ampio. Invero, esso comprende sia ipotesi di circolazione dell’azienda, sia ipotesi di circolazione delle partecipazioni societarie.
Inoltre, la finalità della trasmissione non corrispettiva o non onerosa dei beni di primo o secondo grado può essere realizzata attraverso diversi strumenti giuridici, tra loro anche variamente combinati.
Quindi, appare evidente come, all’interno di una vasta rosa di modalità operative differenti che è garantita dall’autonomia negoziale, diviene fondamentale individuare quelle più opportune a realizzare le volontà del singolo imprenditore.
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REDDITOMETRO: NUOVI INDICI SUBITO IN STAND BY
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Con D.M. 7.5.2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20.5.2024, il Ministero dell’economia e delle finanze, definendo i nuovi indici di capacità contributiva (contenenti, rispetto al passato, le medie ISTAT), ha “riattivato” il cd. redditometro.
Con D.M. 7.5.2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20.5.2024, il Ministero dell’economia e delle finanze, definendo i nuovi indici di capacità contributiva (contenenti, rispetto al passato, le medie ISTAT), ha “riattivato” il cd. redditometro. presunto del contribuente, al fine di verificare se le spese dichiarate coincidano effettivamente con il tenore di vita dello stesso. Detto in altri termini, l’accertamento da redditometro consente all’Amministrazione finanziaria di determinare in maniera induttiva il reddito complessivo del contribuente, focalizzando la propria attenzione, non sulle fonti di eventuali redditi non dichiarati, quanto piuttosto sulla capacità di spesa del contribuente sottoposto a controllo.
Proprio per la sua configurazione come strumento di determinazione sintetica e indiretta del reddito complessivo del contribuente, il redditometro non è mai stato utilizzato dall’Amministrazione finanziaria ed è stato sospeso dal D.L. 87/2018 che, modificando ...
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REDDITOMETRO: NUOVI INDICI SUBITO IN STAND BY
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Con D.M. 7.5.2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20.5.2024, il Ministero dell’economia e delle finanze, definendo i nuovi indici di capacità contributiva (contenenti, rispetto al passato, le medie ISTAT), ha “riattivato” il cd. redditometro.
Con D.M. 7.5.2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20.5.2024, il Ministero dell’economia e delle finanze, definendo i nuovi indici di capacità contributiva (contenenti, rispetto al passato, le medie ISTAT), ha “riattivato” il cd. redditometro. presunto del contribuente, al fine di verificare se le spese dichiarate coincidano effettivamente con il tenore di vita dello stesso. Detto in altri termini, l’accertamento da redditometro consente all’Amministrazione finanziaria di determinare in maniera induttiva il reddito complessivo del contribuente, focalizzando la propria attenzione, non sulle fonti di eventuali redditi non dichiarati, quanto piuttosto sulla capacità di spesa del contribuente sottoposto a controllo.
Proprio per la sua configurazione come strumento di determinazione sintetica e indiretta del reddito complessivo del contribuente, il redditometro non è mai stato utilizzato dall’Amministrazione finanziaria ed è stato sospeso dal D.L. 87/2018 che, modificando ...
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FORMA DEGLI ATTI DEL PROCESSO CON INSIDIE PER IL CONTRIBUENTE
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Con la recente riforma del processo tributario ad opera del D.Lgs. 220/2023, nell’impianto normativo contenuto nel D.Lgs. 546/1992, è stato introdotto l’articolo 17-ter, rubricato “Degli atti in generale”.
La disposizione citata, che contiene le regole attinenti alle modalità di redazione degli atti del processo tributario e alle conseguenze processuali derivanti dalla violazione degli obblighi di utilizzo delle modalità telematiche, trova applicazione ai giudizi instaurati, di primo e secondo grado, con ricorso notificato successivamente al 1.9.2024.
Nello specifico, l’articolo 17-ter, D.Lgs. 546/1992, stabilisce che gli atti del processo, i verbali e i provvedimenti giurisdizionali, siano redatti in modo chiaro e sintetico.
Secondo quanto evidenziato nella relazione illustrativa al D.Lgs. 220/2023, tale modifica è finalizzata alla completa “digitalizzazione” del processo tributario introducendo, quali principi generali, per la prima volta ...
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CONTRADDITTORIO PREVENTIVO E ATTI DI RECUPERO DEL SUPERBONUS 110%
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La riforma fiscale (vedi, l’articolo 1, comma 1, lett. e), D.Lgs. 219/2023), apportando rilevanti modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), ha introdotto in modo espresso, per la prima volta nel nostro ordinamento, una forma di contraddittorio preventivo, a far data dallo scorso 18.1.2024.
In particolare, tale previsione è contenuta nell’articolo 6-bis, L. 212/2000, la quale stabilisce che, a pena di annullabilità dell’atto, l’Amministrazione finanziaria comunica al contribuente, con modalità idonee a garantirne la conoscibilità, uno schema di atto. Nei successivi 60 giorni il contribuente ha la possibilità di presentare eventuali deduzioni difensive, ovvero di accedere e di estrarre copia degli atti del fascicolo.
In via generale, si tratta di un contraddittorio che è relativo a tutti gli atti autonomamente impugnabili innanzi agli organi della giurisdizione tributaria, nonché applicabile indistintamente a tutte le tipologie di tributi (armonizzati e non armonizzati), così come a qualsiasi tipologia di verifica fiscale (in loco o a tavolino).
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PUBBLICATO IL MODELLO DI COMUNICAZIONE DELL'ADESIONE AL PVC
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
In virtù di quanto previsto dall’articolo 5-quater, D.Lgs. 218/1997, recentemente introdotto in attuazione della riforma dell’accertamento ad opera del D.Lgs. 13/2024, il contribuente che riceve un processo verbale di constatazione, emesso dall’Agenzia delle entrate (o dalla Guardia di finanza) a decorrere dallo scorso 30.4.2024, ha la facoltà di procedere alla definizione del suo contenuto integrale.
In caso di adesione al processo verbale, il contribuente beneficia di un'importante riduzione delle sanzioni, giacché è stabilito che le sanzioni previste per la procedura ordinaria di accertamento con adesione (un terzo del minimo) vengano ridotte alla metà e, quindi, saranno pari a un sesto del minimo.
Al fine di prestare adesione, è necessario presentare, entro il trentesimo giorno successivo a quello della consegna del processo verbale di constatazione, una comunicazione all’ufficio (o agli uffici) ...
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