CONTRADDITTORIO PREVENTIVO E ATTI DI RECUPERO DEL SUPERBONUS 110%
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La riforma fiscale (vedi, l’articolo 1, comma 1, lett. e), D.Lgs. 219/2023), apportando rilevanti modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), ha introdotto in modo espresso, per la prima volta nel nostro ordinamento, una forma di contraddittorio preventivo, a far data dallo scorso 18.1.2024.
In particolare, tale previsione è contenuta nell’articolo 6-bis, L. 212/2000, la quale stabilisce che, a pena di annullabilità dell’atto, l’Amministrazione finanziaria comunica al contribuente, con modalità idonee a garantirne la conoscibilità, uno schema di atto. Nei successivi 60 giorni il contribuente ha la possibilità di presentare eventuali deduzioni difensive, ovvero di accedere e di estrarre copia degli atti del fascicolo.
In via generale, si tratta di un contraddittorio che è relativo a tutti gli atti autonomamente impugnabili innanzi agli organi della giurisdizione tributaria, nonché applicabile indistintamente a tutte le tipologie di tributi (armonizzati e non armonizzati), così come a qualsiasi tipologia di verifica fiscale (in loco o a tavolino).
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PUBBLICATO IL MODELLO DI COMUNICAZIONE DELL'ADESIONE AL PVC
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
In virtù di quanto previsto dall’articolo 5-quater, D.Lgs. 218/1997, recentemente introdotto in attuazione della riforma dell’accertamento ad opera del D.Lgs. 13/2024, il contribuente che riceve un processo verbale di constatazione, emesso dall’Agenzia delle entrate (o dalla Guardia di finanza) a decorrere dallo scorso 30.4.2024, ha la facoltà di procedere alla definizione del suo contenuto integrale.
In caso di adesione al processo verbale, il contribuente beneficia di un'importante riduzione delle sanzioni, giacché è stabilito che le sanzioni previste per la procedura ordinaria di accertamento con adesione (un terzo del minimo) vengano ridotte alla metà e, quindi, saranno pari a un sesto del minimo.
Al fine di prestare adesione, è necessario presentare, entro il trentesimo giorno successivo a quello della consegna del processo verbale di constatazione, una comunicazione all’ufficio (o agli uffici) ...
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PROCESSO TRIBUTARIO: NUOVA IPOTESI DI LITISCONSORZIO NECESSARIO?
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Il D.Lgs. 220/2023 ha introdotto il comma 6-bis, all’articolo 14, D.Lgs. 546/1992, secondo cui: “In caso di vizi della notificazione eccepiti nei riguardi di un atto presupposto emesso da un soggetto diverso da quello che ha emesso l’atto impugnato, il ricorso è sempre proposto nei confronti di entrambi i soggetti”.
Stando al tenore letterale della norma, sembrerebbe che, per i ricorsi notificati a partire dallo scorso 5.1.2024, il contribuente è tenuto a chiamare in causa sia l’agente della riscossione che l’ente impositore, qualora eccepisca il difetto di notificazione dell’atto presupposto a quello impugnato. Volendo esemplificare, si tratta del classico caso in cui si impugna la cartella di pagamento, lamentando il vizio di notifica del prodromico avviso di accertamento, atto di recupero del credito d’imposta o avviso di liquidazione.
Quindi, il legislatore avrebbe introdotto una nuova ipotesi di litisconsorzio necessario, cui si ritiene faccia seguito, nel caso di ricorso notificato soltanto al soggetto che ha emesso l’atto impugnato ...
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PROCESSO TRIBUTARIO: NUOVA IPOTESI DI LITISCONSORZIO NECESSARIO?
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Il D.Lgs. 220/2023 ha introdotto il comma 6-bis, all’articolo 14, D.Lgs. 546/1992, secondo cui: “In caso di vizi della notificazione eccepiti nei riguardi di un atto presupposto emesso da un soggetto diverso da quello che ha emesso l’atto impugnato, il ricorso è sempre proposto nei confronti di entrambi i soggetti”.
Stando al tenore letterale della norma, sembrerebbe che, per i ricorsi notificati a partire dallo scorso 5.1.2024, il contribuente è tenuto a chiamare in causa sia l’agente della riscossione che l’ente impositore, qualora eccepisca il difetto di notificazione dell’atto presupposto a quello impugnato. Volendo esemplificare, si tratta del classico caso in cui si impugna la cartella di pagamento, lamentando il vizio di notifica del prodromico avviso di accertamento, atto di recupero del credito d’imposta o avviso di liquidazione.
Quindi, il legislatore avrebbe introdotto una nuova ipotesi di litisconsorzio necessario, cui si ritiene faccia seguito, nel caso di ricorso notificato soltanto al soggetto che ha emesso l’atto impugnato ...
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SANABILITÀ DELLA PROCURA DOPO LA RIFORMA CARTABIA
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
La procura alle liti, anche nel processo tributario, deve essere conferita nel rispetto di requisiti e modalità di cui all’articolo 83 c.p.c.
In via generale, la disposizione citata stabilisce che tale procura può essere generale o speciale, e deve essere conferita con atto pubblico o scrittura privata autenticata. Più precisamente, la procura generale è quella avente ad oggetto, in via indeterminata, tutte le possibili liti del contribuente (deve essere conferita per iscritto con atto pubblico o scrittura privata autenticata), mentre la procura speciale è quella avente ad oggetto la singola lite, una fase del giudizio o un determinato atto processuale (può essere conferita anche oralmente, in calce o a margine degli atti con i quali la parte fa il suo ingresso nel processo).
Con specifico riferimento al processo tributario, occorre fare riferimento all’incarico di assistenza tecnica di cui all’articolo 12, D.Lgs. 546/1992, in virtù di quanto previsto...
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CALCIATORE E IMPRENDITORE: GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
Nei precedenti contributi mi sono soffermato sinteticamente su alcuni strumenti di pianificazione e protezione patrimoniale che qualsiasi calciatore può mettere in campo durante la carriera agonistica.
In questo articolo, invece, tratterò le molteplici opportunità che ciascun calciatore può cogliere qualora, una volta appese le scarpette al chiodo, desideri avviare un'attività d'impresa.
Sebbene non sia affatto raro incontrare calciatori che abbiano maturato competenze economiche, legali e/o di management, è opportuno che essi si facciano comunque affiancare da veri e propri professionisti del settore poiché eventuali errori, dettati più dall'inesperienza che dalla mancanza di competenze, sono dietro l'angolo.
Soprattutto quando si dispone di ingenti patrimoni, infatti, può accadere facilmente che talune scelte non vengano ben ponderate, oppure vengano prese con superficialità ...
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TRIBUTI LOCALI: ATTI ESCLUSI DAL CONTRADDITTORIO OBBLIGATORIO
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
L’articolo 1, comma 1, lett. e), D.Lgs. 219/2023, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 2, del 3.1.2024, ha introdotto importanti modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), in attuazione dei principi e criteri direttivi indicati dalla legge delega della riforma fiscale (L. 111/2023).
Tra le tante modifiche, occorre segnalare l’introduzione dell’articolo 6-bis, L. 212/2000, recante “Principio del contraddittorio”, che segna un punto di svolta importante nel panorama dei diritti del contribuente, in quanto eleva l’istituto del contraddittorio al rango di principio generale a tutela della partecipazione amministrativa del contribuente nell’attuazione del rapporto tributario.
Per la prima volta, infatti, è stato introdotto, nel nostro ordinamento, un contraddittorio effettivo e informato, previsto a pena di annullabilità dell’atto, nonché attivato dall’Amministrazione finanziaria mediante la comunicazione al contribuente, con modalità idonee a garantirne la conoscibilità, di uno schema di atto.
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PAGAMENTO RATEALE DEL SALDO E DEL PRIMO ACCONTO DI IMPOSTE E CONTRIBUTI
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
In attuazione di taluni principi e criteri direttivi dettati dalla L. 111/2023, recante “Delega al Governo per la riforma fiscale”, il D.Lgs. 1/2024, recante “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”, ha operato una revisione generale degli adempimenti tributari.
Nello specifico, l’articolo 8, D.Lgs. 1/2024, ha apportato modifiche alla previsione di cui all’articolo 20, D.Lgs. 241/1997, secondo cui tutti i contribuenti – soggetti titolari e non titolari di partita Iva e soggetti titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate dall’Inps – hanno la facoltà di rateizzare il versamento del saldo e del primo acconto relativo alle imposte e ai contributi risultanti dalle dichiarazioni e dalle denunce presentate.
Ai sensi del citato articolo 20, D.Lgs. 241/1997, è previsto che il contribuente possa versare in rate mensili di pari importo – con la maggiorazione degli interessi del 4 % annuo per le rate successive alla prima, decorrenti dal mese di scadenza previsto dall’articolo 17, D.P.R. 435/2001– le “somme dovute ...
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RIFORMA FISCALE: LE NOVITÀ IN MATERIA DI IMPOSTA SULLE SUCCESSIONI E TRUST
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
Lo scorso 9.4.2024, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, uno schema di decreto legislativo che, in attuazione dei principi contenuti nella legge delega per la riforma fiscale (L. 111/2023), introduce rilevanti modifiche, al fine di razionalizzare l’imposta sulle successioni e donazioni.
Innanzitutto, nel Testo unico dell’imposta sulle successioni e donazioni (D.Lgs. 346/1990) vengono inserite all’interno degli articoli 7 e 56 le relative aliquote e franchigie.
Ai fini della base imponibile, poi, tenendo conto di quanto sancito dalla più recente giurisprudenza, dalla perimetrazione del “relictum” (ovvero, dall’asse ereditario trasmissibile agli eredi) viene escluso il “donatum” (ovvero, il complesso dei beni attribuito in vita mediante donazione), sia ai fini delle aliquote sia ai fini delle franchigie.
Inoltre, nel testo normativo viene eliminato il riferimento all’istituto dell’affiliazione e si chiarisce che, ai fini dell’imposta sulle successioni e donazioni, sono considerati parenti in linea retta anche gli affilianti e gli affiliati.
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NON È ANCORA DETTA L’ULTIMA SUL REGISTRO DEI TITOLARI EFFETTIVI
di Angelo Ginex, Avvocato, Ph.D. in Diritto Tributario, TEP e Family Officer, Studio Legale Tributario Ginex & Partners
L’articolo 20, D.Lgs. 231/2007(c.d. decreto Antiriciclaggio), ha recepito la direttiva (UE) 2015/849 (c.d. IV direttiva Antiriciclaggio), che ha sancito l’obbligo per ciascuno Stato membro di modificare il proprio impianto normativo, affinché le società e le altre entità giuridiche forniscano e conservino informazioni relative alla “proprietà effettiva” in registri centrali.
L’individuazione del titolare effettivo risponde alla precipua finalità di evitare l’occultamento dell’identità del soggetto che realizza una determinata operazione mediante il ricorso a strutture societarie opache. L’articolo 1, comma 2, lettera pp), D.Lgs. 231/2007, definisce il titolare effettivo come“la persona fisica o le persone fisiche, diverse dal cliente, nell’interesse della quale o delle quali, in ultima istanza, il rapporto continuativo è instaurato, la prestazione professionale è resa o l’operazione è eseguita”.
Con D.M. 11.3.2022, n. 55, in vigore dallo scorso 9.6.2022, in Italia è stato istituito il Registro dei titolari effettivi, il quale contempla una prima sezione, dedicata all’iscrizione della titolarità effettiva ...
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